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Descrizione: Monumentale poema epico in ventiquattro canti, di cui i primi dodici pubblicati nel 1656 e i rimanenti soltanto nel 1882, la Pucelle era stata attesa con impazienza dal pubblico francese e accolta inizialmente con discreto successo, per essere poi dimenticata come l’epopea del tedio e del cattivo gusto. L’opera, che nonostante le buone intenzioni del suo autore rispetta ben poco le fonti storiche, tenta comunque di ripercorre i momenti salienti della carriera di Giovanna, dal momento in cui riceve la visita di un angelo che la esorta a combattere per liberare la Francia alla sua morte. Dopo l’esordio e l’invocazione al cielo, Chapelain descrive i mali che affliggono la Francia, il tormento di Carlo e la disperazione di Dunois, incerto tra la morte o la resa. L’accorata preghiera di Carlo giunge però al cospetto dell’Onnipotente e grazie all’intercessione di Maria, essa viene ascoltata: sarà una vergine a salvare la Francia e a cacciare gli inglesi, alla quale Dio invia subito un angelo per esortarla a intraprendere la sua missione. Chapelain le attribuisce fin dall’inizio  caratteristiche più divine che umane, descrivendola come una Pulzella giusta e santa, innocente come le pecore che conduce al pascolo e innamorata soltanto di Dio. L’angelo cancella i suoi timori, la rassicura e“Lui suffle du Seigneur la Puissance guerrière” (Chapelain, La Pucelle,  T. 1, 1891, p. 21), che le infonde forza e coraggio. Senza più alcuna esitazione, Giovanna accetta il suo mandato e parte con il fratello Rodolfo per raggiungere il Delfino, protetti da una nube meravigliosa. Giunta a corte, ella si presenta a Carlo ancora avvolta nella sua celeste nube e nella grazia divina. La Provvidenza predispone il cuore del Delfino e dei presenti a credere alle sue parole, suscitando però l’invidia di Gillon, il quale teme di perdere il suo ascendente sul principe, ma nonostante i suoi ammonimenti, Carlo offre alla Pulzella la sua armatura e le affida i suoi soldati. Dopo aver recuperato la mitica spada di Carlo Martello, la guerriera entra subito in azione per fare il suo ingresso a Orléans, assistita dai suoi soldati e dagli angeli del Cielo. La vittoria dei francesi si completa con lo scontro tra Dunois e Glasdale, che si conclude con la sconfitta di quest’ultimo; Dunois, invece, dopo aver visto la Pulzella si innamora immediatamente di lei. I successi dei francesi si susseguono uno dopo l’altro e ai due eserciti contendenti si uniscono costantemente angeli e demoni, questi ultimi schierati dalla parte di Bedford e degli inglesi. Giovanna viene ferita, ma un angelo accorre con un medicamento ricavato da un fiore miracoloso che fiorisce nei giardini celesti e la guarisce. Nel frattempo, il Terrore semina il panico tra gli inglesi che vengono rapidamente sconfitti; Glasdale muore annegato e Talbot riesce da darsi alla fuga. Nell’intreccio trovano spazio anche situazioni inverosimili dai toni romanzeschi e coinvolgimenti di personaggi cronologicamente distanti tra loro, come Maria di Borgogna, disperata dopo che Dunois l’ha abbandonata per seguire la Pulzella, e Agnes Sorel, follemente gelosa dell’ascendente da lei esercitato sul Delfino, anche lui incantato dalla sua paladina. Dopo la levata dell’assedio, Maria cerca inutilmente di riconquistare Dunois con l’aiuto di Yolante; mentre Pulzella esorta il Delfino a mettersi in marcia verso Reims e a riprendere la battaglia. Ai suoi soldati si unisce anche Alençon, suscitando la gelosia di Dunois. Alla fine anche Jargeau viene espugnata, ma all’entusiasmo generale si contrappone la rabbia di Amaury, il favorito di Carlo, il quale aveva bandito dalla corte Agnès Sorel nel timore che la sua influenza sul Delfino potesse compromettere la sua. Su consiglio del padre Gillon, Amaury fa ora richiamare Agnès, nella speranza di contrastare l’ascendente esercitato dalla Pulzella su Carlo. Proseguono intanto gli scontri tra inglesi e francesi, che si concludono con le vittorie a Beaugency e Patay. Dopo il suo arrivo, Agnès cerca di riconquistare l’amore e la fiducia di Carlo, ma il monito di Giovanna riesce a dissuaderlo; egli si dirige allora alla volta di Reims e nonostante il tentativo di un demone di sviare i soldati francesi dal compiere il loro dovere e le calunnie di Amaury sulla Pulzella, Carlo e i francesi fanno il loro ingresso a Reims. L’incoronazione de Carlo, descritta nei minimi particolari, segna il trionfo dell’eroina, ma è anche il momento in cui le sue voci le preannunciano il suo tragico destino, mentre un demone riferisce a Carlo che il duca di Borgogna sta marciando con un esercito contro di lui, istigato da Agnes. Ciò gli impedisce di dare ascolto a Giovanna, pronta invece a marciare su Parigi; intanto, Amaury continua a metterla in cattiva luce agli occhi del sovrano, ma la reazione dell’eroina lo induce a ricredersi. Proseguono i tentativi di Satana di ostacolare la Pulzella e di annientare i francesi, fino al punto da istigare Amaury a incendiare Parigi con delle torce portate dell’inferno, ma l’eroina interviene appena in tempo, per poi essere ferita durante l’ultimo e terribile scontro con gli inglesi. Gli angeli del cielo non tardano anche questa volta a giungere in suo soccorso; intanto i francesi hanno la infine meglio, quando improvvisamente suona la ritirata. La morte di Amaury, colpito da una lancia che Satana aveva indirizzato contro la Pulzella ma deviata da un angelo, scatena l’ira di Gillon, che la accusa di essere una strega e di voler condurre Carlo alla rovina. Carlo crede alle parole di Gillon e la caccia via; Giovanna si ritira quindi a Saint-Denis e appende a un vecchi albero la sua armatura, ma prega Dio che quelle sue armi continuino a essere il terrore dell’inferno e che i francesi possano ugualmente sconfiggere i loro nemici. Si ritira infine con il fratello in una caverna nascosta in una foresta, finché gli inglesi non attaccano la città di Compiègne: lì, gli abitanti la supplicano di armarsi e di assisterli e Giovanna accetta la loro richiesta, ma durante una sortita viene catturata e condotta con il fratello a Rouen. Dopo la sua cattura, proseguono gli scontri tra i soldati di Carlo e di Bedford, mentre Dunois tenta inutilmente di liberarla. Carlo intanto compie un pellegrinaggio espiatorio che si rivela particolarmente gradito a Dio, il quale però non esita a chiedere l’estremo sacrificio di Giovanna. Dopo la sua esecuzione, da lei affrontata con fede e coraggio, Dunois e Carlo portano avanti la cacciata degli inglesi dalla Francia, fino al trionfale ingresso del sovrano nella cattedrale di Notre-Dame.

Autore: Jean Chapelain (1595-1674)

Datazione: 1656

Ed Antiche: La Pvcelle ov La France Délivrée, Poëme Heroïque par M. Chapelain. Paris, chez Augustin Covrbé, 1656. Avec Privilège dv roy.
http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k5544978m

La Pucelle, ou, La France délivre’e, poëme héroïque. Par M. Chapelain. Troisiesme Edition, reueuë & retouchée
. Paris, Chez Augustin Covrbe’, 1657.
https://books.google.fr/books?id=Fi187qPp05cC&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false

La Pucelle, ou, La France délivrée. Poème héroïque en douze chants par Jean Chapelain de l’Académie française. Ouvrage en français moderne, revu et annoté par Émile de Molènes
, Paris, Librairie Marpon & Flammarion, 1891.
Tome I:
http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k5833667x.r=Chapelain%2C%20Jean%20%201595-1674%20%20%20Correspondance
Tome II:
https://archive.org/details/lapucelleoulafra02chap

Jean Chapelain, Les Douze derniers Chants du poème de la Pucelle. Publiès pour la première fois sur les manuscrits de la Bibliothèque nationale par H. Herluison. Précédés d’une préface de l’auteur et d’une étude sur le poème de la Pucelle. Par René Kerviler. Orléans, H. Herluison, Libraire-Éditeur, 1882.
http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k54009766/f10.item.zoom

Commento: Collas, George, Un poète protecteur des lettres au XVIIe siècle: Jean Chapelain (1595-1674). Étude historique et littéraire d’après des documents inédits. Genève, Slatkine reprints, 1970.
https://archive.org/details/jeanchapelain15900colluoft

Illustrations from Jean Chapelain’s work
“La Pucelle ou la France Delivree”.
http://www.stjoan-center.com/ron/

“Pornography as Hagiography and the Engendering of Virtue: Chapelain, Voltaire, and The Maid of Orléans” in Nora M. Heimann, Joan of Arc in French Art and Culture (1700-1855): From Satire to Sanctity, Ashgate Pub Co., 2006, pp. 13-43.

Michaud-Fréjaville, François, “Person vs. Personage: Joan of Arc in Seventeenth-Century France”, in Joan of Arc, A Saint for All Reasons, Studies in Myth and Politics, Dominique Goy-Blanquet (ed.), Burlington, Ashgate, 2003, pp. 39-57.

Venesoen, Constant, La Pucelle de Chapelain... et de Nicolas Boileau, Dalhousie French Studies , Vol. 85 (Winter 2008), pp. 95-107.
http://www.jstor.org/stable/40838002?seq=1#page_scan_tab_contents

Nazione: Francia

Parole chiave

  • Poema epico, Jean Chapelain
Jean Chapelain, La Pucelle ou la France délivrée, Paris, A. Courbé, 1656
http://www.france-pittoresque.com/spip.php?article12592