Traduzione: Gian Maria Cervo
Data debutto: 09/09/2000
Luogo debutto: Teatro San Nicola, Benevento (Festival Benevento Città Spettacolo)
Compagnia/Produzione: Beato e Angelica/Compagnia delle Indie Occidentali
Interpreti e team creativo
con Flavio Albanese, Maria Listur, Marit Nissen, Giovanni Battaglia, Marco Pisano, Laura Riccioli, Giulia Mombelli, Alberto Bellandi
scene Francesco Ghisu
costumi Ortensia De Francesco
luci Pasquale Mari
interventi audio, grafici e video Pino Pipoli
assistenti alla regia Micaela Peron e Enrico Daga
Tournée/Riprese
Galleria Toledo, Napoli (fino al 22 aprile 2001)
Descrizione:
La produzione (prima in Italia del secondo testo di Sarah Kane) si avvale della traduzione di Gian Maria Cervo, che sottolinea l'attenzione riservata dall'autrice al ruolo politico, attivo del linguaggio sia sul piano macroscopico (combinazione azione-parola) sia su quello microscopico (attenzione riservata alle virgole, alle pause).
Nelle sue scelte registiche, Marinella Anaclerio privilegia la rappresentazione di Ippolito come uomo che si avvicina consapevolmente all'abisso della morte poiché, pur nella sua giovane età, egli è consapevole dell'insensatezza profonda della vita. Così si spiegano la reazione alle avances di Fedra, il rapporto privo di autentico piacere con il sesso, consumato come un qualsiasi prodotto commerciale, e soprattutto la risposta all'accusa di Fedra e l'accettazione di un destino cruento e ineluttabile.
Giulio Baffi, nella sua recensione, evidenzia la centralità dell' «inferno cupo della scenografia di Francesco Ghisu, per dar forma all' ossessione di Phedra per Hyppolitus»; ed è proprio nel buio, quello «di una notte senza scampo», che si sviluppa l'intera performance.